Questo non è l’album che ti aspetteresti da BDRMM, produttori del “moderno Shoegaze Classic”. Il quartetto dello scafo si è allontanato dalla pedaliera e sulla pista da ballo per il loro terzo disco, suonando come se fossero inciampati dal rave nelle prime ore del mattino, incerto su ciò che è reale e cosa no. Benvenuti nel mondo di “Microtonic”.
Fin dall’inizio, BDRMM si divertisce a sfidare le aspettative. Su “Goit”, una parola dello Yorkshire per un flusso artificiale, la band distoglie l’ascoltatore lontano dal loro solito suono con hi-hat e calci in implacabili. Anche la voce, shock: non è il solito cantante Ryan Smith, ma ospite Syd Minsky-Sargeant (Working Men’s Club), che offre una performance agghiacciante che narra le conseguenze della pandemia: “Mortalità, spasmi, terrore, morte … non c’è più niente”.
Le cose diventano solo più strane da lì. “Clarkycat” e la sua melodia minacciosa e detunta suonano come se Jamie XX e il bicipite andassero in un viaggio acido, mentre “The Noose” presenta un basso acido gorgogliante direttamente dagli anni ’90. La band non ha scambiato interamente chitarre con synths, tuttavia: “Lago Dulgment” e il suo ritmo è ispirato a tamburi e bassi, ma il drum kit acustico dà alla traccia un’energia più organica e precipitante, mentre la traccia del titolo fonde le sensibilità atmosferiche di Ambient e Shoegaze.
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Ciò che è così avvincente del record è l’urgenza della scrittura di Smith questa volta. Si è verificata così tanta distruzione durante la pandemia e “microtonica” sembra desiderare sia il doloroso riconoscimento di quell’ingiustizia che una via pacifica. “SNARES”, un garage future a scatti tagliato con sintetizzatori grandiosi e avvolgenti, riflette come tale: “I pensieri che entrambi abbiamo condiviso insieme / sono tutto ciò su cui possiamo fare affidamento / In tutti gli anni trascorsi insieme / Abbiamo scoperto che non importa.” Anche quel conflitto sembra essere interno ed è altrettanto commovente. La splendida “Infinity Peaking” vede Smith Croon: “Perdonarmi ancora una volta, di nuovo / fissando il mondo che ho creato / così perso, così perso …”
Se guardi un piano, troverai chiavi in bianco e nero che rappresentano ciascuno un semitono, ma non troverai i microtoni. Sono i suoni tra quelle chiavi; Li troverai piegando una corda di chitarra o detunte un synth. La magia di “Microtonic” sta in quello spazio liminale: il Sonic Moiré di Shoegaze and Dance, il collage emotivo della disperazione e della bellezza, e ora la casa di una band che ha archiviato un nuovo territorio elettrizzante.
Dettagli
- Etichetta discografica: Azione rocciosa
- Data di rilascio: 28 febbraio 2025