Precedente “Cave World” di Viagra Boys, un abbattimento iperattivo e esilarante di incel e teorici della cospirazione, chiuso con istruzioni entusiaste, per gentile concessione di “Return to Monke”: “Lascia la società, sii una scimmia.” Mentre la traccia satira le visioni del mondo regressive delle suddette anime perdute, nella moda tipicamente sfumata di Viagra Boys, riconosce anche il fascino ampiamente sentito dell’abbandono della società in un mondo “Tutti sono preoccupati per il futuro”.
L’ultimo album della band di Stoccolma “Viagr Aboys” vede loro di seguire i propri consigli. Secondo il frontman Sebastian Murphy, il loro quarto LP è un album “semplice e stupido”, guidato dall’off dal caos linguistico del titolo. Spiegò che “l’intera cosa politica era estenuante”, il che implica che queste 11 nuove tracce rappresentano la sua voce lirica che si gira verso l’interno, lontano dalla follia socio-politica e sulla semplice stupidità dell’esistenza quotidiana.
Tuttavia, proprio come la vita oggi fin troppo spesso, il nuovo album dei ragazzi del Viagra non è in grado di ignorare le ansie contemporanee. Numerose tracce vedono Murphy creare una situazione banale e in prima persona, come un viaggio ai veterinari su “Uno II”, o una paura della salute su “Pyramid of Health”, ma divagare rispettivamente in riflessioni ponderate e sempre fluide sui privilegi occidentali e nelle dissolvenze sulla salute dei social media.
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L’apertura della traccia e dell’album “Man Made Of Meat” incapsula le contraddizioni di Murphy. L’inno punk-bunk presenta testi straordinari che oscillano tra esilaranti e seri, arcuati e onesti e persino personale e politico. Riferimenti a “I soli fan di tua mamma” sono divertenti a forma di risata, ma abbinati da intuizioni lucide al malessere moderno come “Se fosse il 1970, avrei un lavoro in una fabbrica”.
Abbinando i testi migliori della carriera di Murphy sono alcuni dei resto delle composizioni più eclettiche della band. Artisti del calibro della spaziosa ballata “Medicine for Horses”, l’elettro-rock anthemica di “Waterboy” e l’indescrivibile jazz-punk di “Best in Show Pt.iv” sono la prova di una band curiosa e contraddittoria come i testi di Murphy. Sono costantemente alla ricerca, con zelo altrettanto ammirevole, per nuove idee, ma a volte tornano a ciò che conoscono meglio; Pitch-star di maniacale, bass-lead, post-punk sotto forma di “The Bog Body” e “You N33d Me”.
La lussureggiante “medicina per i cavalli” ipotizza le complessità umane di “Viag Aboys”. “Bacia mia moglie, dille che la amo” Murphy Croons, prima di confessarlo “Dille che era l’unica cosa che mi ha fatto smettere di pensare alle pianure, alle grandi pianure del Nord America.” Forse questa è la verità filosofica semplice e stupida che i ragazzi del Viagra stanno arrivando: l’amore è l’unica cosa che ci impedirà di perdere la mente di fronte agli orrori della realtà.
Dettagli
- Etichetta discografica: Shrimptech Records
- Data di rilascio: 25 aprile 2025